Intel Education, il 2 in 1 per la scuola

Intel Education 2 in 1 è la proposta di Intel per agevolare la didattica con i tablet. Si tratta di un ‘combinato’ robusto e certificato IP 51, ma Intel non ha ancora comunicato prezzo ufficiale e modalità di diffusione
Intel crede nella possibilità di mercato di un dispositivo ad hoc per la scuola e gli studenti con le caratteristiche di un tablet e di un notebook in un unico prodotto. Per Intel, e il nostro mercato, è il primo progetto di riferimento, e nasce con alcune caratteristiche specifiche richieste dal mercato “education”. Su tutte la possibilità di finire per terra dal banco di scuola senza rompersi. 2 in 1 Intel Education gode di questa caratteristica (può cadere da 70 cm), resiste all’acqua e alla polvere (certificazione IP 51) e vede integrati una lente di ingrandimento e il sensore termico, due strumenti tipici in grado di stuzzicare la voglia di sperimentare dei ragazzi. La lente funziona con le applicazioni della suite Software Intel Education (per esempio Intel Education Lab Camera) e il sensore con il software SPARKvue. Nella suite software sono compresi applicativi come Kno per agevolare il coinvolgimento degli studenti con i contenuti delle materie di studio.
2 in 1 Intel Education è a tutti gli effetti quindi un sistema combinato, la cpu di riferimento è Intel Atom Z3740D, quad-core con Windwos 8.1 come sistema operativo, 2 Gbyte di Ram e 32 o 64 Gbyte a seconda delle configurazioni come sistema di storage. Per quanto riguarda la batteria, il produttore dichiara un’autonomia di 7/8 ore, se utilizzato in modalità tablet, e altre 3 ore se collegato alla docking. Le modalità di interazione comprendono il tocco su un display da dieci pollici con risoluzione 1.366×768 e anche uno stilo.

Al momento Intel non notifica il prezzo di questa soluzione, ma sarà invece proprio questo un fattore determinante per il successo della proposta. Education 2 in 1 mentre sembra assolutamente improponibile nelle nostre scuole superiori e, probabilmente anche nella scuola media, può ricevere buona accoglienza nella scuola primaria, dove avere uno strumento unico in dotazione per tutta la classe è anche più importante per la didattica. In questo caso però è necessario un lavoro ad hoc tra Intel e i singoli comuni.

In base alla nostra esperienza, al momento, l’orientamento generale delle scuole pubbliche che decidono di sviluppare la didattica con questa tipologia di strumenti è proprio la “strategia Byod”. Quando necessario viene chiesto a chi ne ha disponibilità di portare da casa quello che c’è, indipendentemente da sistema operativo e produttore.
Uno strumento come quello proposto da Intel nella scuola elementare potrebbe trovare buona accoglienza, ma a un prezzo non certo superiore ai cento euro, anche considerato l’andamento complessivo del mercato tablet. Mancano poi, per una corretta valutazione complessiva del device, informazioni specifiche da parte del produttore su modalità di diffusione, tempistiche, e altre specifiche tecniche. Di certo sarebbe importante evitare nella proposta di progetti come questo, intrinsecamente interessanti, gli errori che hanno determinato il fallimento di altre iniziative educational come Olpc, almeno nei primi anni di vita del progetto.