Intel più vicina al quantum computing consegna il primo chip a 17 qubit

Intel ha consegnato il primo chip quantistico con 17 qubit al partner QuTech. Il chip, fabbricato da Intel, segna un importante passo avanti verso la realizzazione di sistemi di computing quantistici su larga scala
Intel ha annunciato la consegna del suo chip con 17 qubit a QuTech, il partner olandese con cui collabora, consegna che marca un passo in avanti nella realizzazione del computer quantistico.
Sono esponenzialmente rilevanti le potenzialità di un computer di questo tipo alla cui base non ci sono semplicemente i bit, ma i qubit (quantum bit), ovvero l’unità di informazione quantistica secondo il termine coniato da Benjamin Schumacher.
In un’intervista oramai di qualche anno fa, il fisico Faggin aveva definito il passaggio al quantum computing del tutto equiparabile all’invenzione del primo processore. L’elaborazione in parallelo offrirà le risorse di calcolo per affrontare problemi non sostenibili dai sistemi di computing come li abbiamo conosciuti fino ad oggi, per esempio potranno essere effettivamente simulati alcuni processi naturali complessi, i qubit sono unità in grado non solo di assumere i valori 1 e 0 come i transistor dei chip, ma diversi valori secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg.
Purtroppo lavorare con i qubit è molto difficile, bisogna operare a temperature bassissime e anche la fase di packaging richiede di ricreare condizioni ambientali complesse, e rumori o trattamenti errati involontari portano a considerevoli perdite di dati, tutti fattori che complicano la produzione.

Intel nel 2015 ha avviato la collaborazione con QuTech che ha permesso l’accelerazione odierna in tutti i passaggi, e il lavoro condiviso sull’architettura hardware e software per controllare i dispositivi di nuova generazione e le relative applicazioni. Così si è approdato oggi al confezionamento di un chip con 17 qubit, stabile anche a temperature più elevate, semplice ma potenzialmente già non comparabile dal punto di vista prestazionale con i chip tradizionali.
La difficoltà è soprattutto quella di portare il progresso da uno stato di ricerca a una reale declinazione sul campo. Intel, a differenza di altri vendor, ha deciso di mantenere alto il profilo delle sue ricerche e sta lavorando su più tipologie di qubit. La tipologia incorporata nel nuovo chip odierno, e un qubit alternativo chiamato “spin qubit” in silicio, simile ai transistor che già conosciamo che ha il vantaggio di poter essere fabbricato tramite processi già utilizzati oggi su larga scala.