Le difficoltà di Sony, fra trimestrale e cessioni

Sony riduce le perdite, ma cede Sony Online Entertainment
Sony ha venduto la divisione videogiochi Sony Online Entertainment (SOE) a un’azienda americana, Columbus Nova, con sede a New York. Dopo la cessione della divisione PC e del celebre brand Vaio a inizio 2014, l’azienda giapponese ha venduto la società di Everquest, Planetside e H1Z1, tutti titoli che ora potrebbero sbarcare su altre piattaforme rivali, partire da Xbox One di Microsoft. Ma queste cessioni potrebbero essere solo un assaggio: al CES 2015 il Ceo Kazuo Hirai ha prospettato l’addio a smartphone/tablet e Tv. Tutto pur di risanare l’azienda nipponica, che versa in difficoltà da troppi trimestri.

L’azienda guidata dal Ceo Kazuo Hirai ha archiviato il terzo trimestre, riducendo le perdite, grazie alla pesante ristrutturazione e alle buone vendite di sensori d’immagine e della console di gioco PlayStation, che nel 2014 ha compiuto 20 anni e continua a mietere successi. Sony vende i sensori d’immagine a vendor concorrenti nel mercato smartphone, fra i quali spicca Apple. Le perdite nette dell’intero 2014 si fermerebbero a 1.4 miliardi dollari, meno dei previsti 2 miliardi.
Dai risultati preliminari emerge che i profitti operativi sono raddoppiati a 1.52 miliardi di dollari, mentre le vendite, trainate dalla Ps4, sono aumentate del 6%. Sony ha ritardato l’uscita della trimestrale, in seguito al massiccio cyber attacco (secondo l’Fbi, nord-coreano) che ha colpito gli studios di Hollywood.
Sony taglierà 2.100 posti di lavoro entro la fine dell’anno fiscale 2015.