Logitech Spotlight Presentation Remote, le buone presentazioni partono da qui

IN PROVA – Spotlight è un telecomando proposto da Logitech per gestire le presentazioni di lavoro. Rappresenta il sistema più semplice e pratico per togliere da ogni imbarazzo il bravo presentatore ed evitare qualsiasi “effetto demo”
Le presentazioni aziendali per taluni rappresentano un’ottima occasione per valorizzare il proprio lavoro, e le proprie competenze, per altri sono invece un vero e proprio incubo. Non è raro che a innalzare il livello di ansia, oltre alla timidezza, e a un poco di imbarazzo quando l’audience è importante o numerosa, entrino in gioco anche gli imprevisti dell’ultimo momento, e l’immancabile “effetto demo”.
Tutto è sempre filato liscio durante le prove nelle ore prima dell’evento, e sul più bello manca l’audio, non si riesce a ristabilire il collegamento video tra laptop e videoproiettore, o semplicemente, non si sa perché, girare una semplice slide di Powerpoint diventa impossibile.
Almeno quest’ultimo problema però lo ha risolto molto bene Logitech, con Spotlight Presentation Remote.

L’idea di base, prima ancora di quella tecnologica, è aver dato valore a quello che erroneamente si ritiene un oggetto banale, che i più esperti chiamano clicker, cioè quella specie di telecomando per passare da una slide alla successiva.
Logitech Spotlight è proprio pensato e studiato per offrire sicurezza al “bravo presentatore” superando la semplice idea di proporre un laser di puntamento, per consentire di evidenziare e ingrandire sullo schermo i contenuti, esaltando quello che in un preciso momento del proprio discorso si vuole esaltare.

Spotlight permette di scorrere le diapositive ma anche interagire con i contenuti sullo schermo, fino a circa 30 metri di distanza. Si possono ingrandire specifici punti della slide, fino al singolo pixel, con un cursore che ricorda un mouse, Spotlight permette di riprodurre video, e cliccare link con cursore e punti evidenziati, visibili sia a chi è presente in sala sia a chi segue la videoconferenza. Con l’app è possibile anche fare partire un timer e fissare a cadenze programmate le vibrazioni del caso, come richiamo sulla tempistica per esempio.

La flessibilità è ulteriormente esaltata da un’apposita app per organizzare la presentazione prima della proiezione, per esempio per passare alla modalità puntatore, impostare avvisi a vibrazione (per un momento specifico della presentazione), o ancora per attivare funzioni ancora più avanzate per esempio per controllare il volume con un gesto, con essa si configura il pulsante back e si può impedire al computer di entrare in modalità sleep.

Logitech Spotlight, la semplicità per stare sereni
Il collegamento di Logitech Spotlight è possibile via USB con in dongle contenuto all’interno del clicker, oppure via Bluetooth, plug and play sulla maggior parte dei dispositivi. Si ricarica tramite cavo USB Type C/USB Type A, e un minuto di carica permetterà circa 3 ore di utilizzo. Noi lo abbiamo provato addirittura con un desktop, dopo avere tenuto in carica il dispositivo per pochi minuti.
Non avendo a disposizione il supporto bluetooth integrato nel desktop abbiamo semplicemente inserito il dongle di Spotlight in una presa USB, e sono stati scaricati i driver, l’app richiede un download a parte. Il dispositivo funziona con Windows dalla 8 in poi (ma il ricevitore Logitech di suo supporta anche Windows 7, Chrome OS e Linux), Mac, Android dalla versione 5.0 in poi.

Scaricata l’app, basta partire per trovarsi immersi in un tutorial tanto semplice quanto preciso dove si impara a padroneggiare in un paio di minuti tutte le funzionalità più importanti. In questa fase abbiamo imparato a utilizzare il puntatore (dimensione regolabile), evidenziare gli oggetti sul nostro monitor, fare clic sui tasti funzione, far partire i video, e temporizzare con la vibrazione dei momenti salienti. Sì, la semplicità nell’utilizzo è davvero strabiliante, tale da mutare in meglio l’approccio alla vostra attività.
Di certo Logitech Spotlight – come limite -non è particolarmente economico (costa 139 euro) ma questo anche perché la cura dei materiali (il dispositivo è di metallo) e del design (disponibile in diverse colorazioni, con finitura satinata) fa parte essa stessa della buona esperienza e della vostra “bella figura” quando presenterete. Si poteva fare meglio? Beh, avendo già a disposizione il dongle USB si sarebbe anche potuto pensare di offrire della memoria per caricarvi presentazioni e file preferiti, non sarebbe stato male.